In tutta Italia si sta verificando un fenomeno insolito: i cartelli “Torno Subito” sono ufficialmente introvabili. Secondo gli esperti, il boom delle pause caffè nei negozi sta raggiungendo livelli storici, causando un picco nella domanda di questi indispensabili strumenti di comunicazione.
“Ho venduto 400 cartelli solo questa mattina,” ha dichiarato un cartolaio di Milano, incredulo. “Uno dei clienti ne ha comprati dieci, dicendo che li consuma come i cucchiaini di plastica del bar.”
Un’indagine rivela che il 60% dei cartelli non viene mai aggiornato con l’orario di ritorno, lasciando i clienti davanti alle vetrine a speculare sulla lunghezza della pausa. Alcuni creativi hanno iniziato a personalizzare i cartelli, aggiungendo frasi come “Torno quando il caffè mi convince” o “Se hai fretta, prendi un caffè anche tu”.
Nel frattempo, il mercato nero dei cartelli si sta espandendo, con annunci su internet che propongono “modelli vintage” a prezzi esorbitanti. La situazione è così grave che i sindacati dei negozianti stanno valutando di introdurre un cartello unico e standardizzato con GPS integrato.
Il Ministero dello Sviluppo Economico sta studiando il caso. Una possibile soluzione? Creare un’app che avvisi i clienti del reale orario di ritorno, ma i commercianti si dicono scettici: “È una questione di tradizione. E poi, il caffè non si beve con l’orologio in mano.”