Marsala – Un operaio, durante lavori di ristrutturazione nella sua abitazione, ha scoperto un tesoro nascosto dentro il muro: banconote per un totale di un miliardo di lire. In un primo momento, l’uomo ha pensato di aver risolto tutti i suoi problemi economici, già immaginando ville, auto di lusso e una pensione anticipata.
Peccato che, con l’arrivo dell’euro, quelle banconote non valgano più nulla. Nemmeno un caffè. Nemmeno una caramella alla menta al bar.
Dopo aver tentato di riscuotere il denaro presso la banca, l’operaio ha ricevuto solo sguardi di compatimento e qualche risata soffocata. “Se li avesse trovati prima del 2012, almeno avremmo potuto cambiarli. Ora valgono quanto la carta da parati della nonna” ha commentato un impiegato di banca visibilmente divertito.
Il protagonista della vicenda sta ora valutando le possibili alternative: vendere le banconote a collezionisti nostalgici, tappezzare la camera da letto con miliardi di lire o semplicemente piangere amaramente sulla propria (ex) fortuna.
Mentre l’Italia si divide tra chi ride e chi prova un po’ di compassione, una lezione emerge chiara: mai fidarsi di un tesoro che sta fermo troppo a lungo, potrebbe trasformarsi in un reperto archeologico.