A Roma ha appena aperto il primo “Ristorante Silenzioso”, dove l’unica regola è il silenzio assoluto. I camerieri non parlano, i menu sono solo emoji e per ordinare si deve fare il segno con le mani, come in un film muto. “Vogliamo ridurre il rumore inutile e far apprezzare la vera essenza del cibo,” spiegano i fondatori.
I clienti, però, sono già divisi: c’è chi si diverte a fare il “balletto” per chiedere un bicchiere d’acqua, e chi trova imbarazzante non poter chiedere se il piatto è piccante. “In questo posto non ho mai mangiato così in pace!” ha commentato un cliente, mentre l’unica discussione è stata su chi avesse ordinato l’ultimo piatto di pasta.
Un’esperienza gastronomica silenziosa o solo un modo per aumentare il conto?