Tra un aggiornamento e l’altro, il nostro mondo si trasforma in un palcoscenico per gadget “intelligenti” che sembrano aver preso il comando della scena. Immaginate: il tostapane vi fa il selfie mentre il frigorifero, stanco di stare in silenzio, inizia a commentare il vostro gusto musicale. E poi c’è la smart TV, che invece di farvi vedere la partita, vi propone una maratona di reality show per distrarvi dal traffico e dalle bollette.
La tecnologia, ormai, non si limita più a rispondere ai comandi, ma fa anche battute. “Alexa, accendi la luce!” diventa “Ma scusa, adesso che ci siamo messi a parlare, posso illuminarti il futuro?” Un assistente vocale che scherza è diventato ormai un must in ogni casa moderna, tanto che i bambini lo chiedono persino per fare i compiti… o per trovare la password del Wi-Fi.
E mentre i dispositivi si autocelebrano sui social, con hashtag come #IoSonoSmart, gli umani si trovano a dover insegnare loro l’arte della pazienza (soprattutto quando si attende che il computer faccia l’aggiornamento, che sembra una maratona olimpica). Il vero divertimento? Quando il vostro smartwatch vi ricorda che, nonostante tutto, avete dimenticato di muovervi. Forse la tecnologia ha senso dell’umorismo, ma di certo non sa ancora ridere dei nostri pasticcini dimenticati sul tavolo.
In un mondo dove il futuro è a portata di click, l’innovazione si trasforma in un buffo compagno di viaggio, pronto a farci sorridere ogni volta che accendiamo il nostro dispositivo… perché, alla fine, ridere di ciò che ci circonda è il miglior aggiornamento per la vita.